cari lettori, vi porto la mia testimonianza dello splendido congresso organizzato dall'ANPI nazionale a Torino.
Una esperienza fantastica, c'erano almeno un migliaio di persone tra delegati presidenti provinciali e ospiti.
Io ero il delegato della nostra ANPI provinciale e ho potuto conoscere persone di grandissimo spessore, dal presidente Ricci, fino ai giovanissimi dell'ANPI di Brescia, i colleghi Marchigiani e Abruzzesi che si sono messi in evidenza e ci hanno spronato ad andare avanti con più impegno che mai.
Il sentimento antifascista è forte nelle nuove generazioni che si trovano a dover ricostruire quello che qualcuno sta cercando di distruggere, la libertà e con essa la Costituzione.
Ha partecipato al Congresso il Presidente della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky che ci ha spronati nella difesa della Costituzione. E' stato dato molto spazio a tutti gli interventi, le commissioni hanno lavorato molto e si è diciso fermamente di aprire il tesseramento a tutti gli antifascisti, di ogni ordine ed età. Il tempo e le parole dedicate alle nuove generazioni ci ha permesso di respirare un senso di rinnovamento, che non è altro che tornare ai sentimenti dei Partigiani che lottarono per il nostro Futuro.
Voglio ringraziare il Comitato Provinciale di Ascoli e il Presidente Tito Alessandrini per avermi permesso di fare questa esperienza, e tutti i collaboratori che hanno organizzato l'evento e si sono messi a disposizione per qualsiasi informazione o consiglio.
Benedetto
A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Comitato Provinciale di Ascoli Piceno
Corso Mazzini n. 39/c - 63100 ASCOLI PICENO - tel. & Fax. 0736-257100
mercoledì 30 marzo 2011
venerdì 4 marzo 2011
mercoledì 16 giugno 2010
Finalmente avremo un sito internet
La Fondazione Carisap,che ringraziamo vivacemente, ha concesso i finanziamenti per il Museo Itinerante legato alla realizzazione di un Sito internet di nostro dominio. Dobbiamo ancora decidere il nome perché stiamo cercando la soluzione più opportuna per essere facilmente riconoscibili.
La ditta che ci aiuta nella realizzazione è la SCHICCHERO DESIGN e presto avremo anche un link dal sito della provincia di Ascoli Piceno e del comune.
Spero di darvi presto notizia del buon esito, sicuramente prima di dicembre.
Etichette:
Fondazione Carisap,
Museo itinerante,
Provincia di Ascoli Piceno,
sito
lunedì 3 maggio 2010
martedì 27 aprile 2010
Il blog è ancora attivo
Da oggi vi promettiamo che seguiremo il blog in maniera assidua e costante, stiamo preparando il nuovo sito dell'ANPI di Ascoli Piceno, e abbiamo nuove informazioni e fotografie da pubblicare.
martedì 17 marzo 2009
Il discorso di Montemonaco
Pubblico in questo post il discorso che farà il Presidente Alessandrini domani a Montemonaco. Di fondamentale importanza è l'appello rivolto alle nuove e giovani generazioni di iscriversi all'associazione a difesa degli ideali di Democrazia Giustizia Libertà e Pace scritti nella Nostra Carta Costituzionale.
65° ANNIVERSARIO DELL’ATTACCO NAZI – FASCISTA A MONTEMONACO
CELEBRAZIONE DI MEMORIA STORICA 18 MARZO 2009
Porgo alle Autorità civili, militari, religiose ai docenti e alle scolaresche presenti, il saluto affettuoso e riconoscente dell’Associazione Provinciale Partigiani, che ho l’onore di rappresentare in questa giornata commemorativa a ricordo della lotta partigiana combattuta nella zona dei monti Sibillini per cacciare dall’Italia l’oppressore nazista e il suo collaboratore fascista.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, mentre i membri di casa Savoia, con i componenti del governo Badoglio, fuggivano al Sud senza aver impartito direttive alle nostre forze armate all’estero e a quelle dislocate in Italia, consentendo cosi ai tedeschi di catturare oltre 600.000 militari italiani operanti nei Balcani ( nell’Egeo uccisero tutti e 4000 militari della divisione Acqui), sul nostro suolo patrio fecero affluire numerose forze armate per contrastare l’avanzata alleata.
I nazisti trovarono aiuto in Italia dopo la formazione della Repubblica di Salò costituita da Mussolini per imposizione di Hitler. (atto illegittimo privo di qualsiasi valore giuridico) I giovani fascisti reclutati o catturati furono inquadrati nella X^ MAS.
La maggior parte del popolo italiano insorse contro i tedeschi: a Roma il 9 e 10 settembre, ad Ascoli Piceno il 12 settembre, a Napoli il 28 settembre 1943 e in tante altre città . La mancanza di direttive da parte del Re e di Badoglio ai reparti militari, aventi sede nel suolo nazionale, determinò lo sbandamento di tutti i reparti, favorendo così l’occupazione tedesca.
Malgrado tutto ciò il popolo italiano reagì, infatti molti giovani, militari sbandati, si diedero alla macchia, e, recuperando quante più armi possibili, si organizzarono in bande partigiane per combattere contro i nazi – fascisti e liberare la Patria dalle due nefaste dittature.
L’esercito tedesco, attraverso una fitta rete di spionaggio, era a conoscenza delle “bande partigiane” operanti nel nostro territorio e dell’armamento di cui erano dotate.
Nei primi giorni di Ottobre del 1943 fu attaccata la Formazione S. Marco, successivamente nel marzo '44 la divisione Brandeburg attaccò le Bande Berton e Paolini a Rotella e la popolazione di Pozza e Umito.
Il 18 marzo 1944, quì a Montemonaco, due colonne di 100 unità ciascuna, (di cui 22 fascisti, giovani della decima Mas, che avevano preso il posto dei 22 caduti nazisti di Pozza) approfittando dell’abbondante nevicata dei giorni precedenti che fece rallentare le misure di sicurezza in tutte le formazioni partigiane, attaccarono i partgiani della zona per poter annientare la Resistenza alle spalle della Linea Gustav.
I monti della nostra provincia, collegati al mare con le limpide acque dei propri fiumi, hanno vissuto la lotta coraggiosa ed impari combattuta da noi “partigiani”, incoraggiandoci, con il loro fruscio, a tenere vivo il vessillo della Patria, simbolo di Libertà, di Pace e di Giustizia.
Il 18 marzo 1944 è stato un giorno triste per tutti noi perché Montemonaco, come Ascoli, Rotella, Acquasanta Terme, ha registrato la perdita di 15 suoi combattenti per mano nazista e fascista (a Tofe un anziano, al riparo in un nascondiglio, ha potuto ascoltare il gruppo vestito da tedeschi, che parlava italiano, mentre nelle vicinanze dell’abitato pronunciava solo la parola caput.
A Tofe, ove caddero 12 partigiani, il gruppo più numeroso della formazione riuscì a sganciarsi e, con l’apporto di combattenti della formazione del comandante, prof.Bruno De Santis, a portarsi in territorio di Montegallo salvando anche la ricetrasmittente, grazie al robusto Roiati Renzo.
L’operazione nazista della Brandeburg e dei mercenari fascisti (così venivano da noi chiamati), compiuta 65 anni fa nel Comune di Montemonaco dimostra quanto fosse difficile ed insicuro per l’esercito degli oppressori muoversi, specialmente nelle nostre zone montuose.
Noi giovani di allora non dimenticheremo mai l’aiuto ricevuto dalla popolazione in vestiario, ricoveri montani e il sacrificio richiesto alle nostre famiglie, esponendole a ritorsioni e arresti da parte dei fascisti.
Per evitare lo sfaldamento dell'ANPI, e l'incoerenza dei nuovi revisionismi, si ritiene impellente l'esigenza di porre in atto iniziative per la prosecuzione dell'impegno e coinvolgere le nuove generazioni. A riguardo, l'ANPI invita tutte le Famiglie partigiane alla partecipazione attiva dell'Associazione, e a rivolgersi alle sedi locali e provinciali per portare il loro contributo e rafforzare un'opera educativa e formativa delle giovani generazioni basata su un attenta conoscenza della storia dello scorso secolo, locale e nazionale.
Vi assicuro che nessuno di noi ha chiesto riconoscimenti od altro; ha chiesto, invece, di far conoscere, specialmente ai giovani, che la Libertà è un bene ineguagliabile, che la Democrazia è partecipazione di tutti al governo del Paese, che la Giustizia assicura ad ogni cittadino Pace, Eguaglianza e benessere.
Giovani non dimenticate tutto questo e che l’Italia, grazie alla liberazione da ogni forma di oppressione, è potuta rientrare nel contesto mondiale delle nazioni libere.
65° ANNIVERSARIO DELL’ATTACCO NAZI – FASCISTA A MONTEMONACO
CELEBRAZIONE DI MEMORIA STORICA 18 MARZO 2009
Porgo alle Autorità civili, militari, religiose ai docenti e alle scolaresche presenti, il saluto affettuoso e riconoscente dell’Associazione Provinciale Partigiani, che ho l’onore di rappresentare in questa giornata commemorativa a ricordo della lotta partigiana combattuta nella zona dei monti Sibillini per cacciare dall’Italia l’oppressore nazista e il suo collaboratore fascista.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, mentre i membri di casa Savoia, con i componenti del governo Badoglio, fuggivano al Sud senza aver impartito direttive alle nostre forze armate all’estero e a quelle dislocate in Italia, consentendo cosi ai tedeschi di catturare oltre 600.000 militari italiani operanti nei Balcani ( nell’Egeo uccisero tutti e 4000 militari della divisione Acqui), sul nostro suolo patrio fecero affluire numerose forze armate per contrastare l’avanzata alleata.
I nazisti trovarono aiuto in Italia dopo la formazione della Repubblica di Salò costituita da Mussolini per imposizione di Hitler. (atto illegittimo privo di qualsiasi valore giuridico) I giovani fascisti reclutati o catturati furono inquadrati nella X^ MAS.
La maggior parte del popolo italiano insorse contro i tedeschi: a Roma il 9 e 10 settembre, ad Ascoli Piceno il 12 settembre, a Napoli il 28 settembre 1943 e in tante altre città . La mancanza di direttive da parte del Re e di Badoglio ai reparti militari, aventi sede nel suolo nazionale, determinò lo sbandamento di tutti i reparti, favorendo così l’occupazione tedesca.
Malgrado tutto ciò il popolo italiano reagì, infatti molti giovani, militari sbandati, si diedero alla macchia, e, recuperando quante più armi possibili, si organizzarono in bande partigiane per combattere contro i nazi – fascisti e liberare la Patria dalle due nefaste dittature.
L’esercito tedesco, attraverso una fitta rete di spionaggio, era a conoscenza delle “bande partigiane” operanti nel nostro territorio e dell’armamento di cui erano dotate.
Nei primi giorni di Ottobre del 1943 fu attaccata la Formazione S. Marco, successivamente nel marzo '44 la divisione Brandeburg attaccò le Bande Berton e Paolini a Rotella e la popolazione di Pozza e Umito.
Il 18 marzo 1944, quì a Montemonaco, due colonne di 100 unità ciascuna, (di cui 22 fascisti, giovani della decima Mas, che avevano preso il posto dei 22 caduti nazisti di Pozza) approfittando dell’abbondante nevicata dei giorni precedenti che fece rallentare le misure di sicurezza in tutte le formazioni partigiane, attaccarono i partgiani della zona per poter annientare la Resistenza alle spalle della Linea Gustav.
I monti della nostra provincia, collegati al mare con le limpide acque dei propri fiumi, hanno vissuto la lotta coraggiosa ed impari combattuta da noi “partigiani”, incoraggiandoci, con il loro fruscio, a tenere vivo il vessillo della Patria, simbolo di Libertà, di Pace e di Giustizia.
Il 18 marzo 1944 è stato un giorno triste per tutti noi perché Montemonaco, come Ascoli, Rotella, Acquasanta Terme, ha registrato la perdita di 15 suoi combattenti per mano nazista e fascista (a Tofe un anziano, al riparo in un nascondiglio, ha potuto ascoltare il gruppo vestito da tedeschi, che parlava italiano, mentre nelle vicinanze dell’abitato pronunciava solo la parola caput.
A Tofe, ove caddero 12 partigiani, il gruppo più numeroso della formazione riuscì a sganciarsi e, con l’apporto di combattenti della formazione del comandante, prof.Bruno De Santis, a portarsi in territorio di Montegallo salvando anche la ricetrasmittente, grazie al robusto Roiati Renzo.
L’operazione nazista della Brandeburg e dei mercenari fascisti (così venivano da noi chiamati), compiuta 65 anni fa nel Comune di Montemonaco dimostra quanto fosse difficile ed insicuro per l’esercito degli oppressori muoversi, specialmente nelle nostre zone montuose.
Noi giovani di allora non dimenticheremo mai l’aiuto ricevuto dalla popolazione in vestiario, ricoveri montani e il sacrificio richiesto alle nostre famiglie, esponendole a ritorsioni e arresti da parte dei fascisti.
Per evitare lo sfaldamento dell'ANPI, e l'incoerenza dei nuovi revisionismi, si ritiene impellente l'esigenza di porre in atto iniziative per la prosecuzione dell'impegno e coinvolgere le nuove generazioni. A riguardo, l'ANPI invita tutte le Famiglie partigiane alla partecipazione attiva dell'Associazione, e a rivolgersi alle sedi locali e provinciali per portare il loro contributo e rafforzare un'opera educativa e formativa delle giovani generazioni basata su un attenta conoscenza della storia dello scorso secolo, locale e nazionale.
Vi assicuro che nessuno di noi ha chiesto riconoscimenti od altro; ha chiesto, invece, di far conoscere, specialmente ai giovani, che la Libertà è un bene ineguagliabile, che la Democrazia è partecipazione di tutti al governo del Paese, che la Giustizia assicura ad ogni cittadino Pace, Eguaglianza e benessere.
Giovani non dimenticate tutto questo e che l’Italia, grazie alla liberazione da ogni forma di oppressione, è potuta rientrare nel contesto mondiale delle nazioni libere.
venerdì 13 marzo 2009
Iscriviti a:
Post (Atom)